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Daniele Rosa sul sito Unimore

Il progetto "Le cause dell'evoluzione", realizzato dall'Università di Modena e Reggio Emilia e dall'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, è stato presentato sulla homepage dell'Università di Modena e Reggio Emilia

Rileggere oggi il lavoro di questo scienziato permette non solo di comprenderne appieno il lavoro, ma anche di toccare con mano le numerose interazioni che Rosa seppe costruire e mantenere sia con i propri allievi, che con numerosi e importanti naturalisti e intellettuali del suo tempo (tra cui Haeckel, Emery, Ghigi, Lessona e Montadon) in una fase storica, la prima metà del Novecento, di grandi cambiamenti culturali, economici e sociali.

“Rileggere oggi il lavoro di Rosa -spiega il prof. Mauro Mandrioli, responsabile del progetto - è interessante perché ci mostra come nasce ed evolve una teoria scientifica. Il fatto che gli scienziati non siano sempre d’accordo sul modo in cui i dati disponibili devono essere interpretati (aspetto oggetto di ampia discussione in questa fase di pandemia globale) è parte del processo che genera le nostre conoscenze. Il segreto del successo della scienza risiede nella diversità delle posizioni che si confrontano, nella differenza dei contributi: abbiamo più probabilità di successo se affrontiamo un problema da più punti di vista, perché questo approccio ci permette di andare oltre l’esperienza del singolo punto di vista, inclusa la posizione del singolo scienziato. Rileggere oggi Rosa è quindi un modo per ricostruire il processo con cui la scienza funziona”.

“Il progetto - spiega il prof. Matteo Al Kalak, Direttore del Centro Interdipartimentale sulle Digital Humanities (DHMore) di Unimore - è un esempio dell’importanza che le digital humanities hanno nel rendere fruibile l’enorme patrimonio presente negli archivi di Università e Accademie e nel favorire le analisi storiche anche nelle scienze della vita. DHMore è nato espressamente come centro di ricerca con una forte vocazione interdisciplinare che ne caratterizza ogni progettualità”.

“Il progetto “Le cause dell’evoluzione” - aggiunge il prof. Salvatore Puliatti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena - è parte delle tante attività che l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti sta realizzando, nonostante le difficoltà del momento presente, per valorizzare l’enorme patrimonio che è conservato nella Biblioteca dell’Accademia, che conta più di 150.000 volumi. Questo progetto mostra l’importanza che Accademie e Archivi hanno come presidio della memoria, luoghi di conservazione del sapere e di promozione delle conoscenze. E’ infatti grazie all’imponente patrimonio librario di carattere scientifico, storiografico, giuridico e musicale, che copre un ampio arco temporale che va dal XV secolo ad oggi, che l’Accademia Nazionale assolve a un ruolo di primo piano nel contesto culturale e contribuisce in modo rilevante non solo alla funzione di custodia e conservazione dei fondi posseduti, da sempre prezioso deposito per studi e ricerche, ma all’altrettanto imprescindibile compito di divulgazione, (attraverso l’attività di catalogazione, digitalizzazione e consultazione) e progresso delle ricerche. Allo sviluppo di queste feconde sinergie tra depositi del sapere e sviluppo delle conoscenze l’Accademia contribuisce con attività costante e attenzione crescente, sicura di poter svolgere un ruolo centrale nella promozione del sapere fornendo gli strumenti indispensabili per ricerche come quella che qui si presenta”.