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Giuseppe Sperino

Nel corso delle attività di catalogazione del fondo librario storico del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Modena e Reggio Emilia è stata rivenuta una raccolta, ad oggi mai studiata, costituita dalle opere a stampa dell'anatomista Giuseppe Sperino e dalla miscellanea da lui raccolta per documentare i progressi che caratterizzarono le scienze mediche tra fine Ottocento e inizio Novecento. L'attività scientifica di Sperino procedette infatti di pari passo con la nascita di discipline, che sono oggi alla base delle scienze mediche, tra cui l'embriologia e l'istologia, assieme alla anatomia normale e allo studio delle devizioni patologiche.

Sebbene le sue collezioni siano ancora oggi presenti in quello stesso Museo di Anatomia Umana di cui fu Direttore dal 1898 al 1926, di Sperino si è pressoché persa traccia nel corso del Novecento. Sebbene questo oblio derivi (almeno in parte) dall'adesione convinta di Sperino al partito fascista (tanto da divenire anche camicia nera), la storia della scienza non dovrebbe essere una parata di soli nomi famosi, bensì rappresentare le idee e i risultati della maggioranza delle persone che hanno dato un contributo alla scienza. Spesso senza esitazioni ci liberiamo delle opere degli scienziati del secolo scorso, giudicandoli superati e quindi inutili. Comprendere la storia delle idee scientifiche all'interno del loro contesto (osservare cioè la scienza innanzitutto attraverso gli occhi delle persone che l'hanno fatta) ci consente invece di constatare che la scienza non progredisce lungo una linea retta. Un progresso indubbiamente si può osservare, ma non si è trattato di una serie di Eureka avvenuti in uomini straordinari. Le scoperte scientifiche seguono vie molteplici e talvolta sono giunte a un punto morto oppure hanno fatto un passo di lato o indentro per arrivare a noi... e questo accade ancora oggi.

Nell'opera degli scienziati contemporanei di Sperino trovano ancora ampio spazio idee oggi superate, tra cui la fisiognomica di Lombroso, la biologia delle razze e lo studio di malati mentali e criminali come deviazioni da quella normalità che le scienze mediche miravano a comprendere. Cancellare queste idee non ci rende però migliori, ma anzi ci impedisce di capire da dove veniamo e perchè queste idee trovarono ampio spazio anche tra gli scienziati di inizio Novecento. Per altro, è interessante osservare che esattamente un secolo fa, molti scienziati cercavano nell'anatomia del cervello quella stessa possibilità di classificare le persone che da tempo spesso cerchiamo nel DNA.

Se la vita è trasfusione di pensiero - scriveva il Rettore Pio Colombini ricordando l'opera di Sperino -,  tu vivi nei tuoi allievi ora e sempre. (…) l’orma splendente della grande grande opera tua, che l’Università non può cancellare, rimarrà intatta e indelebile”. Esempi di questo tipo ci invitano quindi a riflettere sul fatto che musei universitari, archivi e biblioteche, al di là delle collezioni conservate nelle sale e nei depositi, devono sempre più essere considerati luoghi di raccolta, conservazione e valorizzazione di un patrimonio che costituisce la memoria della "scuola" scientifica che li ha generati. Ricostruire l'opera di Sperino significa quindi ripercorre la storia dell’Ateneo modenese e dei tanti docenti che ne resero celebre il nome in numerosi contesti di ricerca.

"Come il sole che, sceso già sotto l’orizzonte, continua a largire i suoi benefici raggi alla terra, così gli uomini, che per altezza di ingegno ed eccellenza di opere emersero sopra gli altri, non tralasciano anche dopo la morte di tornare utili all’umanità coi frutti del loro intelletto, coll’esempio della loro vita. Rendere omaggio alla loro memoria è pagare un doveroso tributo di gratitudine; rievocare le vicende della loro carriera è riaccendere quella fiamma dell’emulazione, dalla quale trae tanto incremento ogni forma di civile progresso". Con queste parole Giuseppe Sperino rendeva omaggio al suo "maestro" Carlo Giacomini, con lo stesso doveroso tributo di gratitudine, è nato questo progetto per ricordare l'opera dell'ultimo celebre anatomista modenese.

 

Biografia - Pubblicazioni - Manoscritti

 

Biografia

Giuseppe Sperino è nato il giorno 11 settembre 1850 a Torino, città in cui ha ottenuto anche la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1875 e in cui ha lavorato dal 1875 al 1897 prima come aiuto e poi come Docente presso l’Istituto Anatomico di Torino, diretto dal medico, antropologo e anatomista italiano Carlo Giacomini. In particolare, presso l’Ateneo torinese Sperino iniziò la propria carriera come anatomista umano, ambito che lo vide attivo anche come titolare degli insegnamenti di Anatomia umana topografica e Anatomia umana descrittiva.

Nel 1898 risultò vincitore di un concorso presso l’Università di Modena, presso cui venne nominato professore straordinario per poi divenire professore ordinario dal 1906. A Modena Sperino raccoglieva una importante eredità dato che veniva chiamato a ricoprire la cattedra che era stata dell’illustre Antonio Scarpa.

Si dedicò sia allo studio dell’anatomia umana che di quella animale e gli articoli presenti nella miscellanea Sperino ben attestano questo su duplice interesse, assieme a quello per la diversità umana. In questo aspetto si può vedere un ulteriore legame con il suo “maestro” da to che Giacomini era un convinto darwinista.

Fu Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui in particolare da segnalare il suo lavoro condotto sulla circolazione venosa del capo e la sua articolata analisi dell’anatomia dello scimpanzé che lo resero noto a livello internazionale. In particolare, in quest’ultimo lavoro scientifico, Sperino analizzò la miologia, l’angiologia, la splacnologia e la struttura del sistema nervoso centrale e periferico, sia da un punto di vista macroscopico che microscopico mostrando enormi competenze e abilità descrittive.

Il cervello di Giacomini fu oggetto di una pubblicazione da parte di Sperino (1900) e le conclusioni che ne derivarono portarono ad una accesa discussione tra Sperino e Cesare Lombroso (1902). Studiando l'encefalo di Carlo Giacomini, Sperino aveva infatti riscontrato la presenza di una duplice scissura di Rolando (un profondo solco della corteccia, sulla superficie di entrambi gli emisferi cerebrali, che separa il lobo frontale da quello parietale). Una duplicazione analoga era stata per la prima volta proprio da Giacomini in “un individuo nel quale le facoltà intellettuali si mostrarono deficienti". Lombroso ritenne che questa comune presenza (in un grande anatomista e in un “deficiente” fosse da ricondurre alla epilessia), di cui però Giacomini non aveva mai sofferto.

A Sperino si deve inoltre la traduzione dal tedesco del trattato di anatomia topografica di Francesco Merkel e la traduzione dal francese del manuale di anatomia di Jean Léo Testut.

Per i numerosi meriti scientifici fu Socio Ordinario dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena dal 1900, Socio Onorario della Reale Accademia di Medicina di Torino, Socio della Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, Membro della Società romana di Antropologia e venne nominato Grande Uffiziale dalla Corono d’Italia.

Sperino ricoprì anche l’incarico di Direttore del Museo di Anatomia di Modena dal 1898 al 1926 e a lui si deve l’arricchimento dei preparati per essiccamento presenti in Museo. Come segnalava infatti nel 1926 Eugenio Centanni, patologo generale italiano e per molti anni Preside della Facoltà di medicina dell’Ateneo Modenese, “vanto speciale del Museo di Anatomia di Modena è la raccolta di circa 400 scheletri e cervelli di delinquenti che stabiliscono uno dei maggiori primati del Museo, tutti catalogati con precisione e corredati di descrizioni sulle particolarità e anomalie del cadavere intero che costituirà una miniera di preziose ricerche anche pei futuri studiosi”.

A Sperino di deve inoltre la collezione di 385 cervelli fissati in paraffina, appartenuti ad individui deceduti nel carcere di Castelfranco Emilia, oltre che numerosi eccellenti preparati anatomici per essiccamento, eseguiti dal prof. G. Sperino. La straordinaria qualità dei preparati di Sperino ben attestano le sue capacità nell’isolamento dei tessuti ed organi di interesse, abilità che era a lui riconosciuta anche da colleghi. A questo riguardo, Arturo Donaggio, neuropsichiatra e candidato al Nobel per la medicina nel 1924, scriveva che “Giuseppe Sperino non è soltanto un ricercatore, ma anche un artista, il quale spinto dal temperamento aveva estremamente affinata la propria maestra per meglio rilevare come opera d bellezza l’armonia delle struttura”,

Grazie all’opera di Sperino il Museo Anatomico per lunghissimo tempo ha rappresentato non solo la principale risorsa didattica per gli studenti di medicina (dopo il 1926 pochi furono i preparati aggiunti, gli ultimi dei quali risalenti agli anni ’70), ma anche il luogo in cui avviare gli studenti alla scoperta delle meraviglie dell’anatomia. Come segnalava, infatti, il suo allievo (nonché anatomista umano) Carlo Bozzolo, “il teatro anatomico fu per lui casa e palestra d'amore per la scienza”.

Al pari dello zio Casimiro Sperino, cui si devono importanti pubblicazioni sia in oftalmologia che in sifilologia oltre che la creazione dell’Ospedale torinese S. Lazzaro e dell'ospedale oftalmico, ancora oggi conosciuto come "Sperino", Giuseppe Sperino fu un apprezzato docente e numerosi suoi allievi, tra cui il patologo Ruggero Balli, raggiunsero livelli di assoluta eccellenza.

Venne collocato a riposo nel 1926 per raggiunto limite di età

Patriota fervente e convinto, diede le sue energie nelle pubbliche amministrazioni, come sindaco e consigliere di Scarnafigi per parecchi anni e come consigliere e assessore di Modena;; combattente di tutte le battaglie, volontario di guerra, (…) portò in ogni causa la sua indicibile ardente passione che è carattere peculiare della sua vita di studioso dall’animo e dal cervello sempre giovane, che gli permise di aumentare vieppiù sul finire dei suoi luminosi 51 anni di insegnamento l’entusiasmo e l’amore per la scienza, per la patria, per i giovani e per la Scuola”.

 
Nonostante l'instancabile lavoro svolto sia per la ricerca che per l'insegnamento, Sperino pubblicò solamente 46 articoli scientifici, cui si aggiunsero alcuni altri brevi testi e la traduzione di due importanti (e in un caso almeno imponenti) manuale di anatomia.
 

1. Sperino G (1879) Nuove anastomosi tra il sistema della vena Porta ed il sistema venoso generale. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, pp. 5-15. ( PDF )

2. Sperino G (1879) Parole del Dott. Giuseppe Sperino dette il 29 settembre 1879 in occasione della distribuzione dei premi agli alunni e alunne delle scuole elementari di Scarnafigi. Tipografia della Gazzetta di Saluzzo, pp. 1-4. ( PDF )

3. Sperino G (1884) Circolazione venosa del capo. Rapporto fra la circolazione endo ed extra- craniana, avuto riguardo alle applicazioni pratiche. Tesi per la libera docenza in Anatomia Topografica. pp. 88. ( LINK )

4. Martinotti G, Sperino G (1884) Sulle anomalie numeriche delle semilunari aortiche e polmonari. Atti della R. Accademia di Medicina di Torino, pp. 3-18.

5. Sperino G, Varaglia S (1885) Sopra un caso di extrofia di vescica, ano preternaturale ed altri mol­teplici vizi di conformazione. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 6-7, pp. 12. ( PDF )

6. Sperino G (1886) Sulla presenza di cellule ganglionari sul decorso delle fibre che com­pongono i nervi splanchnicus major et minorGazzetta degli Ospitali, n.10, pp. 1-2. ( PDF )

7. Sperino G (1886) Una rara anomalia dell’orecchietta sinistra del cuore. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 3-4, pp. 3-12. ( PDF )

8. Sperino G (1886) Sulla mancanza del muscolo semi-membranoso. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 6, pp. 1-11. ( PDF )

9. Sperino G (1887) Polmone destro bilobato con lingula soprannumeraria in corrispondenza dell’apice. Decorso anormale della grande vena azigos. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 6-7, pp. 1-10. ( PDF )

10. Martinotti G, Sperino G (1888) Studio anatomico sopra un mostro diprosopus tetrophtalmus (Forster). Parte I. Aus del Internationalen Monatsschrift fur Anatomie und Physiologie, Bd. V, Heft 3 u. 4, pp. 1-23. ( PDF )

11. Martinotti G, Sperino G (1889) Studio anatomico sopra un mostro diprosopus tetrophtalmus (Forster). Parte II. Aus del Internationalen Monatsschrift fur Anatomie und Physiologie, Bd.VI, Heft 4 u. 5, pp. 1-18.

12.Sperino G (1890) Sul midollo spinale di un vitello dicephalus dipus dibrachiusGiornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 6, pp. 1-10. ( PDF )

13. Sperino G (1890) Un caso di grave spostamento dei visceri addominali osservato in una donna di 60 anni. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 6, pp. 15. ( PDF )

14. Sperino G (1891) Sur la moelle epiniere d’un veau “dicephalus dipus dibrachius”. Archives Italiennes de Biologie, tome XV, pp. 261-266. ( PDF )

15. Sperino G (1892) Una rara forma di extrofia della vescica. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, 7, pp. 13. ( PDF )

16. Sperino G (1892) Contributo allo studio dei rapporti fra lo sviluppo degli arti e quello dei centri nervosi. Giornale della R. Accad. di Medicina di Torino, fasc. 2, pp. 1-8. ( PDF )

17. Sperino G (1893) Sulla disposizione del tessuto elastico nel letto ungueale. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, vol XLI, anno LVI, fascicolo 8-12, pp. 1-14. ( PDF )

18. Sperino G (1893) Di una men nota modalità del «Ponticulus» del padiglione dell’orecchio umano. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino.

19. Sperino G, Bovero A (1896) Su la sutura metopica basilare e frontale-basilare. Giornale R. Accademia di Medicina di Torino, vol. VIII-IX, pp. 1-39. ( PDF )

20. Sperino G (1896) Sopra alcune modalità del «Ponticulus» del padiglione dell’orecchio umano. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, vol II, anno LIX, fasc. 8-9, pp. 1-4. ( PDF )

21. Sperino G (1897) Anatomia del cimpanzè Anthropopithecus troglodytes (Trouessart), in rapporto con quella degli altri antropoidi e dell'uomo. Unione Tipografico Editrice Torinese, pp. 487. ( LINK )

22. Sperino G (1897) Traduzione italiana, con note originali ad aggiunte bibliografiche, del Traité d’Anatomie humaine di L. Testut (miologia, angiologia, splancnologia, embriologia, sistema nervoso centrale, organi dei sensi). Seconda edizione: 1900.

23. Sperino G, Varaglia S, Bovero A (1898) Le onoranze funebri al Prof. Carlo Giacomini. Gazzetta Medica di Torino, n° 28, pp. 543-564.

24. Sperino G (1898) Le scienze anatomiche nel secolo XIX. Prolusione al Corso di Anatomia umana, letta nell’ Anfiteatro anatomico della Regia Università di Modena il 7 dicembre 1898. Stamperia dell'Unione Tipografico-Editrice, pp. 16.

25. Sperino G (1899) Contributo allo studio dell’encefalo del Gibbone Hylobates larGior­nale della R. Accademia di Medicina di Torino, n.8, pp. 52. ( PDF )

26. Sperino G (1899) Commemorazione del Prof. Carlo Giacomini fatta alla R. Academia di Medicina di Torino nella seduta del 23 giugno 1899. Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino, 8, pp. 565-608. ( PDF )

27. Sperino G (1899) Commemorazione del Prof. Eugenio Giovanardi, fatta per incarico della Facoltà Medico-Chirugica di Modena nell’Istituto d’Anatomia Umana Normale. Antica Tipografia Soliani, pp. 5-27. ( PDF )

28. Sperino G (1900) Terminazioni nervose nella lingua del passero (Passer italiae, Vieill) ed in quella del fringuello (Fringilla coelebs, Linn.). Stamperia dell’Unione Tip. Editrice Torinese, pp. 1-7. ( PDF )

29. Sperino G (1900) L’encefalo dell’anatomico Carlo Giacomini. Gior­nale della R. Accademia di Medicina di Torino, fasc. 8, pp. 1-15. ( PDF )

30. Sperino G (1901) L’encefalo dell’anatomico Carlo Giacomini. Rivista Sperimentale di Freniatria, vol. XXVII, fasc. I-11, pp. 3-63.

31. Sperino G (1901) Descrizione morfologica dell’encefalo del Prof. Carlo Giacomini. Aus del Internationalen Monatsschrift fur Anatomie und Physiologie, Bd. VIII, Heft 7/9, pp. 1-74.

32. Sperino G, Calza C (1901) Trattato di Anatomia topografica. Manuale per medici e studenti. Prima edizione. Traduzione italiana, con note originali ad aggiunte bibliografiche, del Handbuch der topographischen Anatomie zum Gebrauch für Ärzte di Friedrich Merkel. , pp. 592. Seconda edizione: 1903. ( LINK )

33.Sperino G (1903) Mancanza congenita della glandula submaxillaris nel sito normale; sua trasposizione sopra il m. mylohyoideus; Fusione della medesiam colla glandula sublingualisMemorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. V (Sezione Scienze), pp. 5-27. ( PDF )

34. Sperino G (1903) Ghiandole sebacee della mucosa labiale e della mucosa delle guancie. Stamperia dell’Unione Tip. Editrice Torinese, pp. 1-6. ( PDF )

35. Sperino G, Balli R (1904) Intorno a numerose varietà muscolari riscontrate negli arti superiori di un adulto. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. V (Sezione Scienze), pp. 315-334. ( PDF )

36. Sperino G (1904) Ghiandole sebacee della mucosa labiale e della mucosa delle guancie. Volume commemorativo del X anniversario della fondazione della Società Romana di Antropologia. Atti della Società Romana di Antropologia, vol. X, fasc. I-II-III, pp. 3-12. ( PDF )

37. Sperino G (1905) Terminazioni nervose nella lingua del passero (Passer italiae, Vieill) ed in quella del fringuello (Fringilla coelebs, Linn). Librai Editori sotto il Portico del Collegio, Modena, pp. 1-7. ( PDF )

38. Sperino G (1905) La ossificazione e la posizione della trochlea del musculus obliquus superior oculi, la spina e la fovea trochlearis con una tavola. Memorie R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III; vol. IV, pp. .

39. Sperino G, Balli R (1907) La circolazione dell’organo parasimpatico dello “Zuckerkandl” nell’uomo. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. VIII (Sezione Scienze), pp. 3-23. ( PDF )

40. Sperino G, Balli R (1909) L’encefalo del Dasyprocta aguti in rapporto a quello di altri roditori. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. X (Sezione Scienze), pp. 3-62.

41. Sperino G, Balli R (1909) L’epitelio dell’utriculus prostaticus e del colliculus seminalis nell’uomo. Archivio Italiano di Anatomia e di Embriologia, vol. 8, 86-97.

42. Sperino G, Balli R (1909) Sulla interruzione del sulcus centralis nei criminali. Rivista Sperimentale di Freniatria, vol. XXXV, fasc. II, pp. 52-62.

43. Sperino G, Balli R (1910) Sulle aree sensitive cutanee. Gazzetta Internazionale di Medicina, Chirurgia, Igiene, Interessi Professionali, n. 28, pp. 3-18.

44. Sperino G, Balli R (1912) Sulla ossificazione bilaterale del ligamentum sacro-tuberosum e relativo processus falciformis, del lig. sacro-spinosum, del lig. transversum acetabuli e del lig. sacro-iliacum anterius in un adulto. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. X (Sezione Scienze), parte seconda, pp. 3-7.

45. Sperino G, Balli R (1912) Os cuneiforme I perfecte et imperfecte bipartitum. Dati di Anatomia sistematica e radiografica. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena, serie III, vol. X (Sezione Scienze), parte seconda, pp. xxx. Società Tipografica Modenese, pp. 17. ( PDF )

46. Sperino G (1915) Per la difesa della scienza anatomica italiana. Discorso inaugurale dell'anno accademico 1916-17 letto nell'Aula Magna della R. Università di Modena il giorno 11 novembre 1916. Giovanni Ferraguti & C.o Tipografi, pp. 23.

47. Sperino G, Bozzolo C (1922) La forma e la direzione dello stomaco umano nel cadavere e nel vivente attraverso i secoli. Comunicazione fatta alla R. Accademia Scienze, Lettere e Arti di Modena del 9 luglio 1922.

48. Sperino G (1924) L’architettura delle ossicina dell’udito. Comunicazione alla Società Medico-Chirugica di Modena, Tipografia Immacolata Concezione, Modena, pp. 1-3. ( PDF )

49. Sperino G (1924) Di una men nota fovea cutanea sub-acromialis bilaterale in una donna adulta vivente. Presentazione fatta alla Soc. Medico Chirugica di Modena nella seduta del 3 luglio 1924.

 

Manoscritti  

Tra gli articoli della miscellanea sono stati rinvenuti numerosi testi manoscritti scirtti da Sperino o a lui inviati (che saranno resi disponibili a breve) e che permettono di comprendere in modo ancora più pieno il lavoro che egli fece nei suoi lunghi anni di attività presso l'Ateneo modenese. Il progetto dedicato a Sperino permetterà inoltre di accedere all'elenco completo degli Autori letti da Sperino e i cui articoli sono ancora oggi parte del fondo Sperino.

 

"Se il Maestro circonfuso da una veneranda aureola luminosa si appresta al meritato riposo, l'apostolo della Scienza resta contro il tempo, contro sè stesso, scoperto il petto, alta la fronte pensosa. Resta dopo aver scrutato i misteri della vita e della morte, resta dopo aver affondato il vomere ferrigno nei solchi noti ed ignoti dei campi della Scienza. (...) Per questo tu resti, o amico, per questo, o amico, tu vivi. Per questo la celebrazione odierna che si compie in questa aula severa (...) è una festa della Scienza e del Cuore. Festa della Scienza perché il Maestro che onoriamo è della Scienza fervente apostolo e appassionato cultore, festa del Cuore perché sorretta dal pensiero e dal sentimento di devoti che volevan dimostrare al Maestro i vincoli di affetto che a lui li legava. (...) E oggi , o Giuseppe Sperino, tutti sono intorno a te, commossi e plaudenti".

(Pio Colombini, Rettore Università di Modena, 1926)